Saturday, December 17, 2005

Corriere della Sera - Un milione e 400 orari: l'auto dei record

Un milione e 400 orari: l'auto dei record: Negli Usa l'ultima «follia» a quattro ruote: la Bugatti Veyron
Il marchio nato in Italia è ora proprietà della Volkswagen. E rinasce con una vettura-gioiello per collezionisti: 45 esemplari già ordinati

NEW YORK – «Ecco l’automobile più cara e veloce del mondo», esulta in prima pagina il Wall Street Journal. Dopo innumerevoli test e rinvii, l’attesissima Bugatti Veyron sarà in vendita negli Stati Uniti all’inizio del 2006. Ma sarà disponibile solamente a chi riesce a pagare l’astronomico prezzo: un milione di dollari.

UNA A SETTIMANA - La Bugatti Veyron non rompe solamente record monetari, ma anche di velocità. Infatti la potentissima macchina riesce a superare i 400 km/h e raggiunge i 100 km/h con partenza da fermo in soli 2.5 secondi (i 200 in 7.3 secondi e i 300 orari in 16.7 secondi) rendendo la supersportiva tedesca una delle auto più veloci al mondo. La Veyron ha un motore di 16 cilindri e 1001 cavalli, con una carrozzeria moderna e futuristica composta di fibra di carbonio, una serie di appendici aerodinamiche e pannelli d’alluminio per contenere il peso (che è di circa 1900 kg; la vettura è lunga 4,4 metri e larga 2).

La bibbia della finanza Usa parla di «rinascita del marchio Bugatti», fondato da Ettore Bugatti all’inizio del ‘900, ma questa volta sotto le ali (ed il capitale) del Gruppo Volkswagen. Il colosso tedesco non ha deciso per quanto tempo terrà la macchina in produzione (adesso è a ritmo di una ogni settimana). «La maggior parte delle persone che compreranno la Veyron, molto probabilmente non la guideranno mai - profetizza il Journal - e comunque non potranno di certo raggiungere la sua velocità massima, per motivi di sicurezza e limiti di velocità sulle autostrade”.

PARERI DISCORDI - Un’altra particolarità è che gli acquirenti potranno scegliere uno schema bicolore per la carrozzeria. «E’ considerata più un’opera d’arte che una macchina vera e propria», dice Dave Mast, portavoce della Bugatti negli Usa. Ma c’è chi la vede diversamente. «E’ una completa perdita di tempo e di soldi», punta il dito Georg Sturzer, un’analista del mercato automobilistico e dirigente della HVB Corporates Markets Research. La macchina fu inizialmente sviluppata dall’ex-direttore della Volkswagen, Ferdinand Piech, nipote del leggendario Ferdinand Porche, patriarca dell’impero Porche. Nel 2002 Piech si dimise ed il suo successore, Bernd Pischetsrieder, chiese la collaborazione del pilota Thomas Bscher per perfezionare e portare a termine il progetto. Ma il prodotto finale ha creato divergenze tra gli appassionati collezionisti del marchio Bugatti. «E’ eccessiva in tutti i sensi - dice Sandy Leith, una collezionista del Massachusetts - costa troppo, è troppo potente, ed è troppo sgargiante». Eppure la Volkswagen ha ricevuto già 45 ordinazioni da parte di miliardari e collezionisti appassionati, tra cui anche Piech che la comprerà per sua moglie, Ursula.

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